Dietro del quinte di Diabolik – Chi sei?, l’ultimo capitolo della trilogia dedicata al re del terrore, diretta dai Manetti Bros. Una raccolta di scatti fotografici e immagini inedite, che illustra tutte le fasi di produzione del film e ne svela i curiosi retroscena.
Un viaggio fuori e dentro il set che, attraverso i ritratti dei protagonisti, dagli attori ai tecnici, passando per luoghi, costumi e oggetti di scena, offre una visione completa di ciò che è accaduto prima, durante e dopo la lavorazione del film. A cura di Simone Silvestri, con la prefazione di Mario Gomboli.
Qualche info in più
Nato negli anni Sessanta dalle menti creative di Angela e Luciana Giussani, Diabolik ha rivoluzionato il mondo del fumetto con le sue storie, il suo stile e il suo formato tascabile, diventando uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano.
È approdato sul grande schermo grazie agli adattamenti cinematografici dei Manetti Bros., che hanno diretto nel 2021 il film Diabolik, l’anno successivo Diabolik – Ginko all’attacco! e infine nel 2023 Diabolik – Chi sei?.
Dopo aver pubblicato il backstage dei primi due film, con i volumi «Realizzando Diabolik» e «Diabolik – Ginko all’attacco! Dietro le quinte», Edizioni NPE dedica un volume alla terza pellicola dei fratelli Manetti sul personaggio delle sorelle Giussani: «Diabolik – Chi sei?».
Un racconto per immagini che cerca di immortalare l’amicizia, il talento, la fatica e l’entusiasmo appena prima o subito dopo un ciak. A firma di Simone Silvestri, supervisore degli effetti visivi e grande amico e collaboratore dei Manetti Bros.
Dalla prefazione di Mario Gomboli
Da più di cinquant’anni scrivo soggetti e sceneggiature per i fumetti, ma non mi era mai capitato di entrare in contatto con il mondo del cinema, sino al giorno in cui Antonio e Marco Manetti mi hanno coinvolto nella stesura dei soggetti per i film di Diabolik.
E ho scoperto, così, quante cose accomunano i due universi e quante li distanziano; cose su cui
non avevo mai riflettuto. Per esempio, in un fumetto, io posso far pensare Diabolik: basta che posizioni un balloon a nuvoletta vicino alla testa, collegato con una serie di pallini, e il gioco è fatto. Il lettore sa cosa sta rimuginando e perché, conosce le sue intenzioni, scopre i suoi dubbi. In un film non si può far parlare tra sé e sé il personaggio senza che sembri rincretinito e allora bisogna sempre affiancargli una “spalla” che ascolti le suddette elucubrazioni […].
Ho messo a fuoco queste considerazioni sfogliando la ricca galleria di foto di scena raccolta in questo volume e, proprio grazie alle immagini, ho scoperto una inedita analogia con i fumetti.