Edizioni NPE ha il piacere di presentare il making of ufficiale del secondo film dedicato al mitico Diabolik, personaggio iconico del fumetto italiano sul grande schermo dal 17 novembre, per la regia dei Manetti bros.
Una raccolta di fotografie esclusive scattate sul set del film Diabolik – Ginko all’attacco, che illustrano le fasi di preparazione, produzione e post-produzione della pellicola dei Manetti Bros. ispirata al Re del Terrore. Un “dietro le quinte” ricco di aneddoti, curiosità e istanti sospesi nel tempo.
Nato negli anni Sessanta dalle menti creative di Angela e Luciana Giussani, Diabolik ha rivoluzionato il mondo del fumetto con le sue storie, il suo stile e il suo formato tascabile, diventando uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano. Nel 2021 è approdato sul grande schermo con l’adattamento cinematografico dei fratelli Manetti, Diabolik (in occasione del quale abbiamo pubblicato il volume «Realizzando Diabolik»), per poi tornarci un anno dopo con una seconda pellicola a lui dedicata, sempre diretta dai due registi romani: Diabolik – Ginko all’attacco. Un film con un cast di prim’ordine: Giacomo Gianniotti nei panni del genio del crimine, Miriam Leone in quelli di Eva Kant e Valerio Mastandrea in quelli dell’ispettore Ginko. Tra gli attori, anche Monica Bellucci che interpreta il personaggio di Altea.
Il volume «Diabolik – Ginko all’attacco. Dietro le quinte» cerca di immortalare l’amicizia, il talento, la fatica e l’entusiasmo appena prima o subito dopo un ciak. Un racconto per immagini che reca la firma di Simone Silvestri, supervisore degli effetti visivi e grande amico e collaboratore dei Manetti Bros. Un volume imperdibile per appassionati e collezionisti, pubblicato in una particolare edizione cartonata in formato orizzontale.
«Ho cercato di sfruttare i momenti migliori cercando angolazioni particolari, componendo le inquadrature in maniera più cosciente e senza la “paura” di perdere l’attimo, aumentando il numero degli shooting, modificando tempi di esposizione e diaframmi, cercando di curare l’estetica mantenendo sempre il focus sugli occhi dei soggetti. Ho tentato, insomma, di raccontare un dietro le quinte non solo visivamente ricco, ma – grazie anche al bianco e nero – con un’anima».
Simone Silvestri